Se il tuo sonno è disturbato e hai notato irregolarità sulla superficie esterna del tuo materasso: potrebbe essere giunto il momento di cambiarlo. Non rimandare: ne va del tuo benessere!
Il sonno è un elemento vitale: da un buon riposo dipendono salute e benessere. Gli esperti sono concordi nel ritenere che si debba dormire, in media, tra le 7 e le 9 ore per notte perché è questo l’intervallo di tempo necessario a muscoli e cervello per rilassarsi, riposarsi, ricaricarsi e affrontare al meglio la giornata successiva. Nonostante l’importanza di questo tema, non tutti però siamo attenti a garantirci quotidianamente un riposo rigenerante: insonnia, sonno disturbato e risvegli frequenti minano – talvolta inconsapevolmente – il nostro benessere. Poiché un alleato fondamentale è sicuramente il materasso, talvolta per risolvere problemi di insonnia basterebbe solamente sostituirlo. Ma come fare a capire se è davvero necessario cambiare il nostro materasso? Ecco qualche indicazione per capire quali sono i segnali da considerare.
Quanto dura un materasso?
Un materasso ha una “vita” media che oscilla tra i 7 e i 10 anni. La durata tiene in considerazione diversi fattori, a partire dal fatto che il prodotto sia, ovviamente, di qualità: un materasso che non lo è, potrebbe dover essere sostituito molto prima. Su questo range temporale influisce anche il materiale con cui il materasso è realizzato: quelli in lattice, ad esempio, considerata la diversa composizione dei polimeri che tendono a “sgretolarsi” più rapidamente con il trascorrere del tempo, possono durare meno dei materassi in Memory Foam, realizzati in poliuretano. La durata dei tradizionali materassi a molle, invece, dipende dalla resistenza del metallo interno che dopo 8-10 anni perde di resistenza ed elasticità. Non deve però essere questo a guidare la scelta del materasso giusto per te: scegli le caratteristiche che rispondono meglio alle tue esigenze specifiche, o ti troverai costretto a cambiare molto presto il tuo materasso per ragioni diverse dall’usura!
Ci sono fattori esterni che incidono più o meno significativamente sulla durevolezza del prodotto:
- Umidità e sbalzi di temperatura degli ambienti
- Pulizia e manutenzione del materasso stesso
- Qualità della biancheria da letto
- Quanto viene utilizzato
- Variazioni di peso e sudorazione di chi lo utilizza abitualmente.
Come prolungare la durata del materasso
Con qualche piccolo accorgimento puoi allungare la vita del tuo materasso, rallentando il suo naturale invecchiamento e preservando le sue prestazioni. Ad esempio, per quanto comodo e rilassante sia, è sconsigliato mangiare a letto perché liquidi, creme e caffè possono macchiare indelebilmente (o quasi) il materasso; inoltre, è buona pratica girarlo una volta al mese e invertire piedi e testa per sollecitare uniformemente tutta la sua superficie ed evitare così cedimenti in una particolare zona. Attenzione anche alle macchie di sangue: se per toglierle vengono usati prodotti aggressivi, possono essere proprio questi a rovinare il materasso.
Se si hanno animali in casa, non si dovrebbe prendere l’abitudine di farli dormire con noi sul letto: per quanto ci faccia piacere, purtroppo i nostri amici sono ricettacoli di acari e germi che si depositano nel materasso e, a lungo andare, possono causare reazioni allergiche. È consigliato, poi, fargli prendere aria una volta a settimana senza lasciarlo però esposto al sole in maniera diretta: alte temperature potrebbero deformare imbottitura e interno. Ogni mattina, poi, dovrebbe essere areata la stanza da letto in modo che l’aria fresca faccia evaporare sudore e secrezioni che di notte vengono rilasciate in maniera del tutto naturale (e che, ovviamente, vengono assorbite da biancheria e materasso).
Uno dei passatempi più divertenti del tuo bambino è saltellare sul letto? Comprensibile, ma purtroppo è un gioco che al materasso piace molto poco! Così come gradisce poco anche l’acqua e il vapore utilizzati per la sua pulizia: intaccando la composizione interna, potrebbero comprometterne qualità e prestazioni. Infine, anche la scelta della rete contribuisce ad allungare la vita al tuo materasso: quelle a doghe, ad esempio, garantiscono la corretta ventilazione.
I segnali che il materasso deve essere cambiato
Abbiamo detto che una cattiva qualità del sonno – risvegli frequenti, insonnia, difficoltà ad addormentarsi – potrebbe essere uno dei segnali che il materasso ci manda per avvertirci che è arrivato il momento di sostituirlo. Ma non è l’unico! Altri fattori da prendere in considerazione – oltre all’età del prodotto – sono:
- Mal di schiena: se, durante il sonno, la colonna vertebrale non è correttamente sostenuta, la conseguenza è l’insorgere di dolori alla cervicale e nella parte bassa della schiena. Un materasso che ha perso la sua capacità di buon supporto, necessita di essere cambiato;
- Sensazione di arti intorpiditi: facci caso quando ti svegli. Se hai questa percezione, potrebbe essere colpa del materasso troppo usurato che, come nel caso del mal di schiena, non riesce più a garantire al corpo il giusto sostegno;
- Irregolarità sulla superficie esterna: la mancanza di uniformità della superficie è il segno visibile e tangibile – e quindi più evidente – che il materasso ha perso la sua capacità di sostegno.
- Il materasso è troppo morbido o, al contrario, troppo rigido e le molle cominciano a cigolare.
Per sintetizzare, la prova del nove è data dal tuo risveglio mattutino: se ti senti sempre stanco e un po’ acciaccato nelle zone più sensibili del corpo (collo, schiena, fianchi) è arrivato il momento di salutare il tuo fedele amico e sostituirlo con uno nuovo e più performante.
Perché è importante cambiare il materasso?
Da un buon materasso passano la tua salute e il tuo benessere: alle sue prestazioni, infatti, è legata la qualità del tuo sonno e abbiamo già sottolineato quanto questa sia basilare per mantenere un ottimale equilibrio psico-fisico. Ma non solo. L’igiene del materasso è strettamente connessa ai tuoi (potenziali) problemi di allergia: polvere, sudore, acari, batteri, spore e altri residui non meglio specificati si depositano nel materasso e la loro presenza più o meno massiccia è legata sia alla manutenzione dello stesso che alla lunghezza del periodo di utilizzo. Ovvero: per quanto tu sia attento e scrupoloso nella pulizia periodica del materasso, fisiologicamente poi questo andrà cambiato (anche) per una questione di igiene. Meno igienico è il materasso, meno igienico sarà il tuo sonno e più ne potrebbe risentire la tua salute. Infine: un materasso usurato e non più performante può provocare danni alla colonna vertebrale che, se non opportunamente trattati, alla lunga comportano seri problemi di salute.
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